Lome

Lome è la capitale del Togo.

Costruita sul litorale del Golfo del Benin,secondo la tradizione intorno alla metà del sedicesimo secolo, prende il nome da un arbusto che cresce in zona chiamato, nella lingua originaria, “alo”; il suffisso “mé” significa “in mezzo”, di qui il nome “alo-mé”, “in mezzo agli alo”.








Oggi la città conta circa un milione di abitanti; come in molte delle metropoli del Terzo Mondo, forti sono le contraddizioni: accanto ai moderni hotel, locali notturni e casinò e alle grandi ville con giardini lussureggianti si affiancano migliaia di abitazioni che ricordano molto i basso-fabbricati costruiti in Italia nelle zone terremotate.





La città è priva di una rete fognaria efficiente, la raccolta rifiuti è praticamente inesistente; molti quartieri periferici sono ancora senza corrente elettrica e rete idrica, le strade per lo più sono sterrate.
Pur tra mille problemi e contraddizioni la città ha un forte fascino!





I colori dell'imbrunire mescolati all'arancio delle strade sterrate, il suono in lontananza di qualche tamtam accompagnato dalla brezza marina, la preghiera dei musulmani attraverso altoparlanti disseminati in molti quartieri, evocano nell'animo del forestiero emozioni difficilmente esprimibili.





Qualcuno ha paragonato Lome ad un immenso accampamento; l'oscurità della notte, illuminata solo dalle lanterne delle bancarelle degli ambulanti, , avvolge di mistero la vita dei suoi abitanti .





Di giorno, il continuo via vai dei moto-taxi, "zemidzan" nella lingua locale, inquina l'aria della città al punto da lasciare sui vestiti l'odore della miscela bruciata.





Punti d’interesse turistico.
Il “Grand Marché” è un centro commerciale situato in un edificio di tre piani dove si può trovare praticamente di tutto, dai moderni prodotti industriali ai cibi, dai tessuti ai prodotti dell'artigianato tradizionale.





L’attività di mercato si estende anche fuori dei suoi muri: nelle strade centinaia di venditori ambulanti animano il quartiere accompagnati dalla musica africana dei venditori di cassette e cd musicali.





Il “marché aux fétiches“ è invece un centro di vendita di prodotti di medicina tradizionale. Il suo richiamo turistico è dovuto alla stranezza dei prodotti che si possono trovare: dalle pozioni “magiche”, agli amuleti contro il malocchio, piume di uccelli, organi di animali essiccati, utilizzati dagli stregoni locali nelle pratiche vudou.





Negli anni '90, Lomé era considerata la perla dell'Africa occidentale.



Le sue spiagge durante l'inverno europeo, supportate da strutture alberghiere a cinque stelle e da ottimi ristoranti, erano frequentate da molti turisti.



Oggigiorno invece a causa dei disordini politici degli anni che seguirono, la presenza dei viaggiatori è piuttosto ridotta e molti negozi ed esercizi sopravvivono a malapena. La maggior parte delle strutture turistiche è pressoché deserta.
isti, soprattutto francesi e tedeschi anche attratti da uno spettacolo indimenticabile: il canto delle balene che (in ottobre) frquentano il Golfo del Benin.